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Hitachi Global
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La chiave per un futuro interconnesso è la collaborazione

Di Peter Lundberg, Global Product Manager, HVDC, Hitachi Energy

Nella produzione di energia, il futuro sarà prospero e sostenibile solo se è interconnesso, e prima lo diventa, meglio è.

 

Naturalmente, nessun paese o organizzazione possiede le capacità o le risorse per azzerare le emissioni in autonomia. La collaborazione deve essere il motore dei nostri sforzi, ma perché dia i frutti sperati, è necessario sostenerla con le giuste tecnologie: una delle più promettenti nel settore energetico è la corrente continua ad alta tensione (HVDC).

 

L'HVDC consente di trasferire l'energia in modo efficiente tra i diversi sistemi elettrici, che variano da un paese all'altro e spesso non sono compatibili fra loro. In un mondo in cui la richiesta di elettricità non potrà che aumentare, visto il suo ruolo chiave per ridurre le emissioni, questa tecnologia è una vera rivoluzione perché permette di controllare la corrente in entrata e in uscita, che è alla base di un sistema energetico sicuro e stabile. È la classica legge della domanda e dell'offerta, per cui se su un mercato c'è un surplus di energia, questa può essere ceduta a un altro mercato in modo efficiente, economico e trasparente.

 

Da decenni conosciamo l'utilità dell'HVDC applicata ai connettori che trasportano la corrente per alimentare milioni di case e aziende in tutto il mondo. Ad esempio, entro il prossimo anno le interconnessioni fra la Gran Bretagna e l'Europa saranno almeno sei e copriranno il 25% del fabbisogno dell'isola; parliamo di progetti come il North Sea Link e il NordLink, che stanno cambiando il panorama energetico europeo. Non solo, l'HVDC può sbloccare il potenziale delle reti di distribuzione nazionali, come dimostrano i progetti Corridor in Germania, una serie di linee elettriche sotterranee che trasportano l'energia prodotta da fonti rinnovabili dove ce n'è più bisogno. Guardando oltre l'Europa, Hitachi è coinvolta in partnership per fornire impianti simili negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone, ma se vogliamo creare la rete elettrica del futuro, servono molti più progetti come questi e nel minor tempo possibile.

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Abbiamo la tecnologia, ma dobbiamo diffonderla più in fretta, e la sola chiave per farlo è la collaborazione. Sappiamo che le fonti rinnovabili sono incostanti (il sole non splende sempre e il vento non soffia ogni giorno), per questo collegare paesi e fusi orari diversi è fondamentale. Al momento, ad esempio, ci sono pochi collegamenti che vanno da est a ovest: se riusciamo a colmare queste lacune, il sistema energetico sarà davvero pronto per sostenere un pianeta più pulito e sano.

 

A livello globale, abbiamo assistito a lavori pionieristici di organizzazioni come la DESERTEC Foundation e su importanti studi come il progetto e-Highway 2050, ma è il momento di accelerare. Come fornitori investiamo molto sulle tecnologie, e il susseguirsi di fenomeni meteorologici estremi ha spinto la politica ad accelerare i progetti in materia ambientale, ma fare dei veri progressi non è facile come premere un interruttore.

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uesto è uno dei motivi per cui Hitachi Energy ha da poco aderito insieme agli oltre venti partner europei al progetto InterOPERA, che definirà i quadri di riferimento tecnici e normativi per la trasmissione elettricità, favorendo una rapida -integrazione -rapida delle energie rinnovabili. Non si tratta solo di sviluppare standard tecnici, ma anche di concordare le linee guida commerciali, legali, normative e di fornitura che faciliteranno gli appalti, la costruzione e il funzionamento di applicazioni HVDC multiterminali, multifornitore e multiuso complete, previste entro il 2030.

 

Lavorare a un obiettivo così importante al fianco di organizzazioni che la pensano come noi è sicuramente un ottimo inizio, ma abbiamo molta strada da fare per realizzare le nostre aspirazioni in materia di cambiamento climatico. A tutte le persone coinvolte nel futuro del sistema energetico vogliamo mandare un messaggio forte e chiaro: noi siamo pronti, e voi siete pronti ad unirvi?

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