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Hitachi Global
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Quattro grandi domande... con Heather Gray

In questa nuova serie di interviste per la campagna Hitachi Possible, andiamo dietro le quinte con Heather Gray, Project Manager di Hitachi Rail.

Heather ha studiato sviluppo sostenibile e geopolitica. Dopo aver iniziato a lavorare come consulente, è entrata in Hitachi Rail nel 2020 come Graduate Project Manager. Si occupa di capire come integrare la sostenibilità nelle attività aziendali per generare valore commerciale. È anche fra i responsabili di Voice of Youth, un progetto intersettoriale e interregionale gestito dai dipendenti di Hitachi e incentrato sullo sviluppo e l'attuazione di iniziative di sostenibilità.


Come ci si sente a contribuire alla transizione ecologica?

È gratificante, ma è anche una grossa responsabilità! Specialmente in un'azienda come Hitachi Rail, dove puoi davvero fare la differenza non solo a livello di riduzione delle emissioni, ma anche migliorando aspetti come la qualità dell'aria, la riduzione del rumore e il comfort dei passeggeri.

 

Cerchiamo di mettere insieme le conoscenze, le competenze e i talenti migliori del settore per sviluppare tecnologie che segnino un cambiamento tangibile, anziché aspettare che le soluzioni arrivino da sole. Vogliamo fare la differenza un passo alla volta. Per me è questa la chiave di tutto, perché - sostenibilità e net zero non verranno mai raggiunti in un colpo solo, ma sarà un processo graduale e collettivo fatto di tantissime persone, collaborazioni e soluzioni.

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Ci spieghi cosa sta facendo Hitachi per contribuire al raggiungimento di net zero?

Per quanto riguarda Hitachi Rail, applichiamo le tecnologie per rendere i treni più ecologici, quindi progettiamo nuovi modelli con i sistemi più avanzati di alimentazione a batteria, ma studiamo anche soluzioni di retrofit per i convogli esistenti. Alla base di queste innovazioni c'è la capacità di Hitachi di gestire l'intero ciclo di vita del treno, dallo sviluppo del concept allo smaltimento, passando per il design, la produzione e la manutenzione.

 

Dal punto di vista della supply chain, lavoriamo per condividere il valore della sostenibilità attraverso la funzione acquisti, un impegno costante per noi. Stiamo implementando la piattaforma di valutazione della sostenibilità EcoVadis e siamo orgogliosi di aver ottenuto un punteggio Platinum, che ci colloca nell'1% delle migliori aziende di mobilità.

 

Ci sono poi le attività di manutenzione, per le quali stiamo analizzando le emissioni di carbonio generate. Siamo ancora a uno stadio iniziale, ma abbiamo già ben chiaro che adottare processi più agili ed efficienti ci permetterà di ridurre le emissioni e gli sprechi, quindi di migliorare questi valori nel tempo.

 

Far parte di Hitachi significa anche poterci avvalere delle forti sinergie con gli altri settori del gruppo. Ad esempio, grazie alla fruttuosa collaborazione con Hitachi Energy siamo in grado di fornire treni a batteria con soluzioni di ricarica efficienti. Il nostro obiettivo è diventare un fornitore completo, gestire queste nuove tecnologie e provare a cambiare anche il modo in cui sono commercializzate, perché i modelli di vendita tradizionali potrebbero non funzionare nel mercato del futuro.

Più uniremo le forze con gli altri settori e team di Hitachi, maggiore sarà il nostro contributo al raggiungimento di net zero.


Cosa dobbiamo fare perché la transizione ecologica diventi realtà?

È essenziale saper collaborare e imparare dagli altri. A partire dalle regioni del mondo che sono già più avanti di noi. Al momento stiamo studiando sia la legislazione che le esigenze dei clienti nelle zone in cui operiamo o in cui stiamo cercando di entrare, per iniziare a sviluppare prodotti, metriche e soluzioni che ci portino avanti di qualche anno rispetto a dove siamo oggi.

 

Ad esempio, se analizziamo i requisiti di sostenibilità in Europa, dobbiamo guardare ai paesi scandinavi, che stanno facendo enormi progressi nella decarbonizzazione, per capire quali standard e leggi stanno applicando. A quel punto dobbiamo avere il coraggio di integrarli nei nostri prodotti e nelle nostre operazioni, solo così potremo offrire le soluzioni ai clienti prima ancora che sappiano di averne bisogno.

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Come vedi il futuro della mobilità?

Per me la mobilità del futuro è un servizio interconnesso. In termini generali, se vogliamo che la nostra offerta sia interessante, dobbiamo capire cosa serve davvero ai nostri clienti e diventare la scelta più facile per loro. Questo significa, tra le altre cose, ridurre il numero di piattaforme che devono usare, permettere di prenotare i viaggi attraverso una app o un canale simile, rendere il treno più comodo dell'auto. In sostanza, dobbiamo garantire sempre la disponibilità e l'affidabilità di cui hanno bisogno, ed è per questo che ci impegniamo ogni giorno.

 

È uno dei motivi per cui sono fiera di lavorare per Hitachi.

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