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Hitachi Global
Quattro grandi domande con... Kerstin Linden : Hitachi Global

Quattro grandi domande con... Kerstin Linden

In questa nuova serie di interviste per la campagna Hitachi Possible, andiamo dietro le quinte con Kerstin Linden, Senior Principal Lead Engineer di Hitachi Energy e membro chiave del team che sta lavorando con Scottish and Southern Electricity Networks Transmission (SSEN) per collegare le isole Shetland alla Scozia.

Lo Shetland HVDC Link, che fa parte del collegamento HVDC Caithness-Moray-Shetland, consentirà la trasmissione efficiente di energia rinnovabile, migliorando l'affidabilità della rete elettrica scozzese e la sicurezza della fornitura sull'arcipelago. Il collegamento completa il primo impianto multiterminale a corrente continua ad alta tensione d'Europa che utilizza la tecnologia dei convertitori a tensione impressa.


Cosa ti appassiona del settore energetico e come sei arrivata al ruolo che ricopri adesso?

Ho un'autentica passione per gli impianti elettrici, soprattutto per le complessità che possono racchiudere. Quando ho iniziato l'università non avevo in programma di studiare ingegneria elettrica, anzi, a dirla tutta mi annoiava! Ma quando hanno iniziato a spiegarmela è stata una vera rivelazione: ho capito che non si tratta di infilare una presa, ma di tutto quello che succede dietro la presa per darci l'energia che ci serve. È lì che accade la magia. Da quel momento è stato amore, per questo sono entusiasta di lavorare a un progetto come il collegamento HVDC Caithness-Moray-Shetland.

 

Per me è davvero un cerchio che si chiude. Ho iniziato da studentessa, lavorando per un po' in R&D, dove sviluppavo reti elettriche e insegnando;


Adesso la mia più grande soddisfazione è aiutare a formare i giovani ingegneri, perché saranno loro a costruire con noi un futuro più pulito e rispettoso dell'ambiente.

L'ingresso delle rinnovabili nel mix energetico ha aggiunto un nuovo livello di complessità al sistema elettrico, e questo lo rende ancora più interessante ai miei occhi, in particolare la transizione dalle centrali elettriche tradizionali a petrolio, gas e carbone a quelle che abbiamo oggi e avremo in futuro, con il maggior carico che questo implica per l'infrastruttura.

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Come ci si sente a contribuire alla transizione energetica?

Quando ho iniziato, la transizione energetica era un'idea remota. All'epoca non parlavamo di cambiamento climatico, ma le cose sono cambiate drasticamente negli ultimi anni e credo che ora abbiamo l'opportunità unica di plasmare un futuro diverso. L'aspirazione di creare qualcosa di meglio e di fare del bene al pianeta è ciò che motiva gli ingegneri di domani, e per me è un privilegio poterli affiancare in questo cammino di scoperta e trasformazione. È stata la tecnologia a portarmi qui, ma sono le possibilità che si aprono oggi a rendere il mio lavoro così appagante, è per questo che ne vado orgogliosa.


Dal tuo punto di vista, cosa sta facendo Hitachi per contribuire al raggiungimento di net zero?

È stupendo essere al centro di un progetto come quello delle Shetland, che fa davvero la differenza. Negli anni Novanta, Hitachi Energy ha creato questo sistema particolare che, partendo da fonti rinnovabili sostanzialmente incontrollate, consente di trasmettere l'energia fra sistemi diversi in modo efficiente. Nel collegamento HVDC Caithness-Moray-Shetland, Hitachi Energy sta sperimentando per prima la corrente continua ad alta tensione multiterminale, che può connettere cinque sistemi elettrici diversi in un'unica rete. Nelle Shetland, questo collegamento permetterà di sfruttare e sviluppare il comparto eolico, mettendo a disposizione della Scozia l'energia pulita e rinnovabile di cui ha bisogno. Oltre a migliorare la sicurezza elettrica delle isole, si ridurrà anche la loro dipendenza dai combustibili fossili.

Le tecnologie ci stanno aiutando ad abbandonare le fonti energetiche tradizionali e a trarre il massimo da quelle rinnovabili. Ma la risposta non è tutta qui: l'energia pulita è solo una parte di un insieme che comprende altre soluzioni, come le batterie, la supervisione, il controllo e le nuove tecnologie.


Per questo abbiamo sempre bisogno di innovazione, e in Hitachi Energy vogliamo invitare tutti ad accompagnarci in questo viaggio per la trasformazione dell'energia.

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Come vedi il futuro dell'energia?

È chiaro che le rinnovabili avranno un ruolo centrale, quindi dobbiamo continuare a sviluppare metodi per sfruttare la forza della natura, che si tratti di gestione dell'acqua, dell'idrogeno, del sole o del vento. Tradizionalmente, la rete elettrica si basava su poche grandi centrali che trasmettevano la corrente ai punti di consumo; adesso invece ci si sta orientando su una maggiore distribuzione delle centrali e su tecnologie innovative come la Vehicle-to-grid (V2G), che consente di reimmettere in rete l'energia dei veicoli elettrici. Ancora una volta, parliamo di complessità, che è la parte più interessante del mio lavoro: affrontare ogni sfida e trovare oggi le soluzioni per il mondo di domani. Credo che questa sia una responsabilità collettiva delle nazioni, dei governi, delle aziende e dei singoli. In Hitachi siamo pronti a fare da apripista e a contribuire alla transizione verso un pianeta più pulito e più verde.

 

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