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Hitachi Global
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Le mie tre priorità per la mobilità a partire dal 2023

di Alistair Dormer, Chairman, Hitachi Europe

Uno dei temi chiave emersi dalla COP27 è stata l'urgenza di raddoppiare gli sforzi contro il cambiamento climatico.

 

Visto il nostro impegno nella Social Innovation, dobbiamo essere in prima linea per immaginare il futuro della collettività: come saranno la terra, la società e le persone nel 2050? È una domanda complessa, ma se consideriamo che più del 20% delle emissioni mondiali dipendono dai trasporti, dobbiamo assolutamente partire da un ripensamento della mobilità.

 

Le nostre necessità in questo senso stanno cambiando, perché dopo la pandemia globale siamo diventati una società più mobile, in cui molti hanno la possibilità di lavorare ovunque si trovino. Questo ha portato a un aumento significativo della richiesta di trasporto, ma con finalità diverse. Sono diminuiti i pendolari che si muovono da e verso le grandi città e sono aumentati i viaggi di piacere. C'è ancora tanto lavoro da fare per rendere il treno più comodo e accessibile, dall'inizio alla fine del viaggio.

 

Per questo ho individuato tre priorità su cui basare la prossima fase del nostro cammino verso l'azzeramento delle emissioni.


1. Decarbonizzare la rete ferroviaria esistente con efficienza

È un impegno da articolare in due direzioni: da un lato, dobbiamo costruire nuovi treni elettrici e sostenibili, dall'altro, dobbiamo modificare quelli già in circolazione sostituendo i motori diesel con la tecnologia a batterie. In Hitachi abbiamo già mosso i primi passi, con le flotte di treni a batteria Dencha in Giappone e con i nuovissimi Blues in Italia, che sfruttano la tecnologia "a tre modalità".

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Due delle nostre divisioni stanno svolgendo un interessante lavoro pionieristico sull'alimentazione a batterie: Hitachi High-Tech installa dispositivi di misurazione sulle batterie per raccogliere dati preziosi che ci aiutino a migliorarne le prestazioni e allungarne la durata, mentre Hitachi Ventures collabora con alcune start-up a un progetto di riciclaggio delle batterie.

 

Ma dobbiamo spingerci ancora più in là. La tecnologia a batterie sta già cambiando il nostro modo di viaggiare, ma l'idrogeno sarà un componente importante della mobilità di domani. Probabilmente ci vorranno altri dieci anni, ma partecipiamo già attivamente alla ricerca su questa tecnologia, perché il suo potenziale per il futuro è evidente.


2. Accelerare la transizione verso gli autobus elettrici

Come è ovvio, il trasporto ferroviario non è una struttura isolata e se vogliamo che funzioni bene è fondamentale un approccio sistemico. Per questo dobbiamo accelerare il passaggio agli autobus elettrici. È un percorso pieno di sfide, il nostro ruolo è aiutare i partner a gestirle nel modo più efficiente possibile. In sostanza, dobbiamo aiutare le aziende di trasporti che usano i veicoli elettrici a rinnovare l'immagine dei loro servizi per renderli più attraenti agli occhi di vecchi e nuovi passeggeri. Un ottimo esempio in questo campo è la nostra recente partnership strategica con l'operatore di Glasgow, First Bus, che abbiamo supportato nel processo di decarbonizzazione.


3. Convincere sempre più persone a preferire il trasporto pubblico

Dobbiamo invogliare le persone a scegliere i mezzi pubblici. Per questo è importante collegare i servizi ferroviari con le altre modalità di trasporto disponibili: il periodo di prova condotto a Genova con la app 360Pass di Hitachi ha dimostrato che uno strumento simile può fare la differenza, la domanda è come sfruttarlo al meglio d'ora in poi.

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Nella app 360Pass, gli utenti trovano numerose opzioni di calcolo dei percorsi e pagamento. Il sistema analizza i mezzi disponibili, fra cui treni, autobus, scooter e monopattini elettrici, car sharing, parcheggi e anche funicolari, proponendo sempre la tariffa più conveniente.

 

Per l'azienda di trasporti, la piattaforma di analisi dei dati in tempo reale di Hitachi crea un "gemello digitale" dell'intera rete dei mezzi, uno strumento utile per ottimizzarla. Se le autorità hanno un quadro più preciso delle abitudini di viaggio dei cittadini, possono fornire servizi migliori e incoraggiarli a scegliere più spesso il trasporto pubblico.

 

Allora perché non ripetere l'esperienza anche in altre città, europee e non? Si è dimostrata efficace nel semplificare l'uso dei mezzi pubblici, per questo diffonderla su scala più ampia sarà la prima cosa che faremo nel 2023.

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