
Nell'ambito della campagna per la Climate Innovation di Hitachi, esploriamo un remoto arcipelago all'avanguardia nella gestione energetica.
“Se possiamo farlo qui, possiamo farlo ovunque”. Questa è stata l’opinione del responsabile di Hitachi Europe’s Energy Innovation Programme, John Whybrow, mentre analizzava il programma di trasformazione energetica della durata di sei anni sulle isole Scilly, il punto più remoto alimentato dalla fornitura elettrica nazionale del Regno Unito.
L'arcipelago di cinque isole, con una popolazione di poco superiore ai 2.000 abitanti, era alle prese con un enorme problema di povertà energetica. Per affrontarlo, Hitachi ha unito le forze con il consiglio locale e altri partner per fondare la Isles of Scilly Community Venture, da cui si è sviluppato un nuovo sistema di gestione dell'energia in questo luogo così remoto.
Lavorando al fianco della comunità locale, il gruppo è riuscito a creare un piccolo ecosistema innovativo, totalmente connesso attraverso i dati. Al centro di tutto c'è il progetto di car sharing GO-EV, che permette ai cittadini di noleggiare veicoli elettrici su base oraria, giornaliera o settimanale, se possibile alimentandoli con energia solare e a basse emissioni di carbonio. Basta registrarsi su una app per prenotare e utilizzare uno dei dieci veicoli, fra automobili e furgoncini, dislocati in vari punti delle isole.
Visto il basso numero di abitanti, molte persone svolgono più di un compito nel loro territorio, e in quest'ottica il progetto assicura agilità, comodità e risparmio, oltre agli enormi vantaggi sotto il profilo ambientale e sociale; ad esempio, ha aiutato a potenziare il programma di consegna dei pasti a domicilio, che permette alle persone vulnerabili di mantenersi autonome più a lungo e restando a casa propria.
Ma non finisce qui. Il progetto usa i dati per ottimizzare il flusso di energia con tre obiettivi: individuare il momento migliore per ricaricare i veicoli, testare diverse tariffe di ricarica in base alle fasce orarie e – forse l'aspetto più importante – implementare la tecnologia V2G (dal veicolo alla rete). Prevede infatti l'uso di caricatori V2G che, una volta collegati, trasferiscono la corrente dalle batterie del veicolo alla rete di distribuzione perché sia disponibile quando serve di più, ad esempio, attorno all'ora di cena. Per supportare il tutto, Hitachi ha anche contribuito alla realizzazione di un impianto fotovoltaico, dotato 80 case di pannelli solari, accumulatori, controlli intelligenti o riscaldamento elettrico, e aiutato più di 200 piccole imprese a raggiungere l'efficienza energetica.
Mettere in piedi un intero ecosistema è stata una rivoluzione per questa comunità insulare, non solo perché ha ridotto le emissioni di carbonio e ha migliorato le infrastrutture, ma anche perché ha restituito alle persone la flessibilità di una vita quotidiana più libera.
Adesso Whybrow guarda al futuro, non al passato: "Come c'era da aspettarsi, vista la natura e la collocazione geografica del progetto, non sono mancate le sfide, ma lavorando insieme siamo stati in grado di superarle e trovare soluzioni che funzionano davvero per questa comunità. Siamo molto orgogliosi del nostro lavoro sulle isole Scilly e del suo impatto, ma il vero successo si misurerà nei progetti che potrà ispirare. Dal canto mio, sono entusiasta di ciò che abbiamo imparato sulla tecnologia e su come integrarla nella quotidianità delle imprese e delle comunità del Regno Unito.
Questo progetto ci ha aiutati a capire come raggiungere un futuro a zero emissioni, e un elemento fondamentale è stata la consapevolezza e il coinvolgimento che siamo riusciti a suscitare nelle persone. Se ce l'abbiamo fatta in un luogo così remoto, non ho dubbi che possiamo farcela anche nelle grandi città del Regno Unito. Anzi, dobbiamo farcela, se vogliamo centrare l'obiettivo al quale aspiriamo: net zero".